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DSA cosa significa?

DSA: cosa significa questa sigla?

Che significa DSA? Questo acronimo sta per Disturbi Specifici dell’Apprendimento, cioè disturbi del neuro-sviluppo che si manifestano nel bambino solitamente nei primi anni di scuola.

Questo termine viene utilizzato nel DSM, il Manuale Diagnostico e Statistico dei Disturbi Mentali (Diagnostic and Statistical Manual of Mental Disorders), un testo statunitense redatto dalla American Psychiatric Association.

DSA: Cosa significa e quali sono i Disturbi Specifici dell’Apprendimento

Dopo aver spiegato cosa significa DSA, nei prossimi paragrafi passeremo in rassegna i Disturbi Specifici dell’Apprendimento.

I DSA interessano la capacità di scrivere, leggere e fare calcoli in maniera corretta: i più diffusi sono infatti la disgrafia, la disortografia, la dislessia e la discalculia. Sono definiti disturbi specifici perché non interessano il livello intellettivo generale ma soltanto ambiti precisi.

Come accennato in precedenza, i DSA si manifestano nel bambino in età scolare ma, se non diagnosticati in tempo, potrebbero essere presenti anche nell’individuo adulto. Sono caratterizzati da alcuni campanelli d’allarme come una lettura o una scrittura troppo lente, un tratto confuso, una grande frequenza di errori ortografici, evidente difficoltà nel compiere o leggere operazioni anche semplici o nel riconoscimento dei numeri.

Nello specifico, la discalculia riguarda la capacità di una persona di riconoscere i numeri o compiere operazioni di matematica. La dislessia interessa invece la capacità di leggere e comprendere un testo, anche se si sono comprese le singole parole. La disgrafia riguarda l’abilità di scrivere in modo leggibile e coerente, mentre la disortografia interessa l’abilità di scrivere correttamente le parole rispettando le regole grammaticali e ortografiche.

Se vuoi sapere di più su questi ultimi due disturbi, ho scritto un articolo approfondito su disgrafia e disortografia.

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Il trattamento dei DSA

Per parlare di DSA devono trascorrere almeno 6 mesi dalle manifestazioni del disturbo specifico di apprendimento. Ricordiamo che queste ultime possono consistere in difficoltà nella lettura, nella comprensione del testo, nel rispetto delle regole grammaticali e ortografiche; difficoltà nella scrittura, nel riconoscimento dei numeri o nel compiere operazioni, anche semplici.

Bisogna sottolineare che i DSA possono interessare l’individuo oltre l’ambito scolastico, condizionandone le relazioni con familiari e amici o la vita lavorativa. E’ di fondamentale importanza, quindi, l’intervento di specialisti che possano comprendere pienamente le difficoltà della persona e mettere in atto interventi mirati. Con i bambini è inoltre necessario utilizzare un approccio paziente e motivante che li incoraggi ad esercitarsi con regolarità e promuova la loro autostima.

Non esiste una cura e certamente questo non è il termine corretto.I DSA, infatti. non sono patologie bensì caratteristiche neurobiologiche. Non si “guarisce” da essi ma li si compensa, per trasformare in punti di forza quelli che erano visti come punti di debolezza.

Per sfatare alcuni falsi miti, c’è da dire che le persone affette da DSA hanno un’intelligenza pari o superiore alla media. Sono spesso individui con molta creatività e propensi al pensiero laterale.

Intervenire sul disturbo con gli strumenti adeguati permette al bambino di esprimere il proprio potenziale e vivere a pieno la dimensione scolastica e lavorativa.

Spero che questo articolo ti abbia dato una panoramica su cosa significa DSA e su quali siano i più noti disturbi specifici di apprendimento. Contattami se vuoi saperne di più.

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