Riconoscere e curare un disturbo troppo spesso ignorato
In questi ultimi anni la Disgrafia sta avendo un aumento esponenziale.
Un bambino disgrafico non ha problemi a livello cognitivo, al contrario, ha problemi spaziali, non ha il senso della dimensione costante, ha problemi di ritmo ecc. Le cause possono essere diverse: deficit sensoriali, lateralizzazione mista, errata postura, errata prensione e organizzazione spaziale, problemi motori trascurati, ansia.
La didattica, non proprio efficace, è sempre meno attenta a queste tematiche: oggi non si insegna ai bambini “come” scrivere, da dove inizia la lettera ed in che direzione va, l’eccessiva pressione che spesso viene utilizzata da questi bambini alla lunga crea dolori alla mano ed al polso, la lentezza esagerata per cercare di scrivere correttamente, o l’eccessiva velocità che snatura completamente le lettere e le rende incomprensibili al bambino stesso.
Le paginette di bastoncelli o ghirlandine che un tempo le maestre usavano fare nel primo anno di elementari servivano proprio ad evitare questi problemi….
Oggi i bambini fin dal primo giorno di scuola copiano un disegno che si chiama scrittura, ma che per loro non ha alcun senso, poi imparano a leggere e capire cosa scrivono, ma non tutti, molti hanno difficoltà, non gli riesce e inizia così un percorso di sofferenza, il bambino spesso viene etichettato come svogliato, poco attento, o poco dotato.
La sua autostima si abbasserà e si convincerà di non essere in grado e non vorrà provarci nemmeno, tutto questo genera nel bambino frustrazione, ed è un vero peccato, visto che i bambini disgrafici nel 95% dei casi sono bambini con un QI superiore alla media, la loro mente va’ più veloce della loro mano e della loro lingua…
pubblicato in ClubMedici News, Febbraio 2013